Bruxelles, 10 novembre 2025 – I negoziatori del Parlamento Europeo e del Consiglio (Presidenza danese del Consiglio) hanno raggiunto lunedì 10 novembre un accordo provvisorio per semplificare i requisiti della Politica Agricola Comune (PAC), con l'obiettivo di ridurre la burocrazia per gli agricoltori, pilastro dello sviluppo delle politiche di semplificazione nell'ambito dell'UE.
L'accordo introduce il principio del "once-only" per le ispezioni, un punto sostenuto dai eurodeputati. Secondo questo principio, gli agricoltori non dovrebbero essere soggetti a più di un'unica verifica ufficiale in loco nel corso di un anno.
Inoltre, i negoziatori del Parlamento hanno insistito, con successo, per l'aumento dei tetti di sostegno finanziario per i piccoli agricoltori. Questi aumenteranno a un pagamento annuale fino a 3.000 euro (rispetto alla proposta della Commissione di 2.500 euro) e a un nuovo pagamento unico per lo sviluppo dell'attività fino a 75.000 euro (in aumento dai 50.000 euro proposti).
L'accordo porta anche a una maggiore flessibilità riguardo ai requisiti ambientali (GAEC). Gli agricoltori certificati come ecologici saranno considerati automaticamente in regola con più requisiti GAEC. Inoltre, è stato concordato che i terreni considerati arabili al 1 gennaio 2026 possano mantenere questo status anche se non sono stati arati o coltivati, proteggendo così la biodiversità e sollevando gli agricoltori dai costi.
Il relatore André Rodrigues (S&D, Portogallo) ha accolto con favore l'accordo: il Parlamento Europeo ha dimostrato che è possibile rendere la PAC più equa, più chiara e più vicina alle persone che lavorano la terra (...) Abbiamo ascoltato (n.d.r. gli agricoltori) e abbiamo trasformato le loro preoccupazioni in soluzioni reali.
Si prevede che le nuove regole si applichino a oltre nove milioni di agricoltori in Europa a partire dal 1 gennaio 2026.
L'accordo preliminare deve ora essere approvato ufficialmente sia dal Consiglio che dall'assemblea plenaria del Parlamento Europeo, prima di entrare in vigore.