Bruxelles, 20 novembre 2025 - La Commissione Europea ha presentato un ampio pacchetto di misure per aumentare l'accesso alle pensioni complementari e per rafforzare il loro ruolo nell'assicurare redditi adeguati al momento della pensione. Le proposte mirano a integrare i sistemi pubblici di pensione, nel contesto in cui l'invecchiamento della popolazione, la diminuzione della forza lavoro e le forme atipiche di occupazione rischiano di ridurre il tenore di vita dei futuri pensionati.
La Commissione sottolinea che le pensioni pubbliche rimangono il fondamento dei sistemi europei, ma in molti Stati membri non saranno sufficienti per mantenere un livello di vita adeguato. La partecipazione a schemi complementari è bassa: solo il 20% degli europei contribuisce a un fondo occupazionale, e solo il 18% ha un prodotto pensionistico privato, secondo i dati di EIOPA. Il pacchetto adottato mira sia a stimolare la domanda per tali prodotti, sia a rafforzare l'offerta, affinché gli europei possano diversificare le fonti di reddito per la pensione.
La Commissione raccomanda agli Stati membri di introdurre meccanismi di auto-iscrizione dei lavoratori in schemi complementari, con la possibilità di optare per il ritiro. La misura, basata su buone pratiche dell'UE e di paesi come il Regno Unito e la Nuova Zelanda, mira ad aumentare la partecipazione, inclusi donne, giovani, lavoratori con contratti atipici e dipendenti con redditi bassi, che attualmente hanno i tassi di risparmio per la pensione più bassi. La raccomandazione include anche lo sviluppo di sistemi nazionali di monitoraggio delle pensioni, che forniscano a ogni cittadino un quadro chiaro dei diritti accumulati in tutti gli schemi, così come dashboard nazionali per analizzare la sostenibilità e l'adeguatezza dei sistemi pensionistici. Questi strumenti alimenteranno un futuro dashboard europeo.
Il pacchetto legislativo proposto rivede la Direttiva sulle istituzioni per le pensioni occupazionali (IORP II), per consentire ai fondi di operare in modo più efficiente e su scala più ampia. Molti schemi sono considerati troppo piccoli per diversificare i propri investimenti e ottenere rendimenti migliori. La nuova proposta apre la strada al rafforzamento del mercato, migliora la cooperazione di vigilanza tra le autorità e rafforza i requisiti di governance, gestione del rischio e trasparenza. L'obiettivo è ridurre i costi, espandere gli investimenti anche in azioni e aumentare le opportunità di finanziamento per le aziende europee.
Un altro elemento centrale è la riforma del Regolamento sul prodotto paneuropeo di pensione personale (PEPP). La Commissione introduce un "Basic PEPP", un prodotto semplificato, accessibile e a basso costo, adatto per la vendita online senza consulenza obbligatoria. Questo investirà almeno il 95% delle attività in strumenti finanziari non complessi, come azioni, fondi negoziati in borsa o obbligazioni. Per diversificazione, il resto delle attività può essere investito in equity non quotato o infrastrutture. Parallelamente, i fornitori potranno offrire anche PEPP "personalizzati", con garanzie o strutture di investimento più complesse, adattate al profilo di ciascun investitore.
La Commissione chiarisce, inoltre, l'applicazione del "prudent person principle", lo standard che guida gli investimenti dei fondi pensione. Le diverse interpretazioni a livello nazionale hanno limitato il coinvolgimento degli schemi negli investimenti in azioni e in attività private. La comunicazione adottata precisa che tutti gli schemi pensionistici dovrebbero considerare gli investimenti in equity come parte legittima dei portafogli a lungo termine, nella misura in cui siano nell'interesse dei beneficiari. In questo modo si mira ad aumentare i rendimenti a lungo termine e a sostenere il finanziamento dell'economia europea.
La presentazione di questo pacchetto fa parte della Strategia per l'Unione del Risparmio e degli Investimenti (SIU), attraverso la quale la Commissione mira a mobilitare capitale privato per investimenti produttivi, crescita economica e competitività. Le misure rispondono alle ripetute richieste dell'Eurogruppo, del Consiglio Europeo e del Parlamento, così come alle raccomandazioni contenute nei rapporti Letta e Draghi, che sottolineano la necessità di mobilitare capitale privato per obiettivi strategici dell'UE.
"Il nostro obiettivo è chiaro: tutti devono poter mantenere un buon tenore di vita al momento della pensione. Per questo motivo abbiamo adottato un approccio globale per rafforzare le pensioni complementari, affinché queste completino, e non sostituiscano, le pensioni pubbliche. Le nuove misure offriranno agli europei strumenti migliori per pianificare la loro età pensionabile e contribuiranno a mobilitare capitale per l'economia dell'UE", ha dichiarato Maria Luísa Albuquerque, commissario europeo per i Servizi Finanziari e l'Unione del Risparmio e degli Investimenti.
Le proposte legislative riguardanti IORP II e PEPP saranno trasmesse al Parlamento Europeo e al Consiglio per negoziazione e adozione. La raccomandazione riguardante l'auto-iscrizione, il monitoraggio e le dashboard sarà monitorata attraverso il Semestre Europeo e il quadro SIU, e la Commissione faciliterà lo scambio di buone pratiche tra gli Stati membri. Un rapporto di valutazione sull'efficacia delle misure è previsto nella revisione di metà periodo della Strategia SIU, programmata per il 2027.