21 marzo 11:14
A partire da maggio, le piattaforme di ride-sharing come Uber e Bolt dovranno comunicare ogni mese al fisco i dati dei conducenti e dei viaggi per combattere l'evasione fiscale.
Diana Zaharia

Economia
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Da metà maggio, le piattaforme di trasporto alternativo, come Uber, Bolt e BlackCab, saranno obbligate a presentare all'ANAF, con cadenza mensile, informazioni su autisti, corse, importi incassati e distanze percorse. La misura mira a combattere l'evasione fiscale, dato che nel 2023 più di 56.000 autisti non erano registrati come dipendenti. Le autorità vogliono aumentare la trasparenza ed eliminare le pratiche di lavoro nero mettendo gli operatori di ride-sharing sullo stesso piano fiscale degli altri servizi. Il Parlamento europeo ha inoltre adottato una direttiva che impone alle piattaforme di raccogliere e pagare l'IVA, il che potrebbe influire sulle tariffe degli utenti.
Fonti

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