Bruxelles, 20 novembre 2025 - L'Unione Europea sta valutando nuove opzioni per limitare la capacità della Russia di finanziare la guerra attraverso la cosiddetta "shadow fleet", la rete di navi che elude le sanzioni sulle esportazioni di petrolio. L'Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, Kaja Kallas, ha dichiarato che i ministri degli esteri discuteranno "in modo molto specifico" quali ulteriori misure può adottare l'UE per ridurre le entrate di cui Mosca dispone per continuare l'invasione.
Kallas ha sottolineato che questa flotta clandestina "ha davvero un effetto sulle entrate della Russia per finanziare questa guerra" e ha richiamato l'attenzione sugli attacchi recenti che hanno colpito le infrastrutture civili in Ucraina. Secondo la sua valutazione, il 93% degli obiettivi colpiti dalla Russia sono infrastrutture civili, come scuole, ospedali e condomini, il che indica un modello costante di bombardamento delle aree residenziali.
L'Alto Rappresentante ha affermato che non ci sono segni che Mosca sia disposta a fare passi reali verso la conclusione del conflitto. "Non ho sentito alcuna concessione da parte russa", ha dichiarato, precisando che la Russia "avrebbe potuto accettare un cessate il fuoco incondizionato da tempo" se avesse davvero cercato di porre fine alle ostilità. Kallas ha sottolineato che i bombardamenti della notte precedente confermano la continuazione degli attacchi sulla popolazione civile.
Riferendosi alle recenti discussioni internazionali sulle possibili formule di pace, Kallas ha ribadito che l'UE sostiene qualsiasi sforzo "significativo" volto a una pace duratura. Ha sottolineato però che "perché qualsiasi piano funzioni, dobbiamo avere a bordo gli ucraini e gli europei", indicando che la legittimità di qualsiasi iniziativa dipende dalla sua accettazione da parte dell'Ucraina e degli Stati membri dell'Unione. Kallas ha riaffermato anche il principio presente in tutte le posizioni ufficiali dell'UE: in questa guerra "c'è un solo aggressore e una sola vittima".
Le discussioni sull'Ucraina occupano un posto centrale nell'agenda del Consiglio Affari Esteri, con i ministri che si concentrano su quattro direzioni principali: valutazione delle ulteriori misure contro la "shadow fleet", analisi della situazione di sicurezza e degli attacchi alle infrastrutture civili, supporto umanitario e discussioni sugli sforzi internazionali per la pace. Anche se queste direzioni non sono state esplicitamente elencate da Kallas in quattro punti, riflettono i temi trattati nella sua dichiarazione e nell'agenda formale della riunione.
Le dichiarazioni dell'Alto Rappresentante sono arrivate prima di una giornata di discussioni approfondite che includono anche le situazioni in Medio Oriente, Sahel e Sudan. Kallas ha menzionato che i ministri analizzeranno, tra l'altro, il mandato delle missioni UE nella regione di Rafah e in Cisgiordania, la nuova strategia per il Sahel e l'introduzione di un pacchetto di sanzioni riguardanti il Sudan. Il Consiglio Affari Esteri rimane la principale piattaforma in cui gli Stati membri coordinano la risposta politica e di sicurezza dell'Unione agli sviluppi internazionali.