Kaja Kallas, presidente della diplomazia dell'UE, ha dichiarato che qualsiasi piano di pace per l'Ucraina deve avere il sostegno degli ucraini e degli europei per essere efficace. Ha fatto questi commenti all'arrivo alla riunione dei ministri degli Esteri dell'UE, sottolineando che una pace giusta e duratura è essenziale. Kallas ha reagito a un nuovo piano di pace americano che imporrebbe all'Ucraina la cessione di territori e la riduzione dell'esercito, affermando che "la pace non può essere una capitolazione".
Il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, ha sostenuto la stessa idea, insistendo sulla necessità di una pace giusta e duratura, accompagnata da garanzie contro l'aggressione russa. Inoltre, il ministro polacco Radoslaw Sikorski ha sottolineato l'importanza di consultare l'Europa riguardo agli sforzi di pace, affermando che l'Ucraina non dovrebbe essere limitata nella sua capacità di difesa. Un funzionario ucraino ha denunciato le proposte americane come equivalenti a una capitolazione, evidenziando le richieste di riconoscimento dell'annessione della Crimea e la riduzione dell'esercito ucraino.
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