Il Blocco Nazionale Sindacale (BNS) ha accolto con favore la decisione della Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE), che conferma la validità della Direttiva europea sul salario minimo adeguato. Il BNS sottolinea l'importanza di promuovere la contrattazione collettiva e l'obbligo degli Stati membri di sviluppare piani d'azione per aumentare la copertura della contrattazione collettiva. Allo stesso tempo, il BNS ha avvertito che presenterà una denuncia alla Commissione Europea se il Governo della Romania decide di congelare il salario minimo.
La Corte ha annullato alcune disposizioni relative ai criteri per la determinazione dei salari minimi, ma ha riaffermato l'obbligo del Governo di continuare ad applicare il meccanismo di adeguamento del salario minimo secondo il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il BNS ricorda che la Romania ha un traguardo chiaro nel PNRR per definire un meccanismo tripartito di determinazione del salario minimo, stabilito con la HG 35/2025, che collega il salario minimo alla produttività e al costo della vita.
I sindacalisti sottolineano la necessità di rispettare questo traguardo e di consultare i partner sociali, avvertendo che il mancato rispetto di esso potrebbe portare a perdite finanziarie da fondi europei. Il BNS esorta il Governo a implementare la formula di calcolo stabilita e ad ampliare la contrattazione collettiva per garantire aumenti salariali sostenibili ed equi.