17 agosto 08:00
Internazionale
Marko Djokovic / AFP / Profimedia
In Serbia, una quinta notte di scontri tra manifestanti antigovernativi e polizia ha portato all'uso di granate stordenti e gas lacrimogeni da parte delle forze di sicurezza. Le proteste, innescate dal crollo di una stazione ferroviaria, sono degenerate in richieste di elezioni anticipate e denunce di corruzione. Il Ministero degli Interni ha negato le accuse di brutalità, mentre la Russia ha dichiarato il proprio sostegno al Presidente Aleksandar Vučić, favorevole a Mosca. Le proteste hanno attirato centinaia di migliaia di partecipanti, ma sono state segnate dalla violenza, con feriti e accuse di abusi da parte della polizia.
Fonti
A cincea noapte de proteste în Serbia: birourile Partidului Progresist Sârb, aflat la putere, au fost incendiate
Protestele în Serbia continuă - Birourile partidului de guvernământ au fost incendiate
Protestele în Serbia continuă – Birourile partidului de guvernământ au fost incendiate
Protestele în Serbia continuă - Birourile partidului de guvernământ au fost incendiate