Le verifiche riguardano rappresentanti di alcune aziende e persone di Bucarest e delle contee di Ilfov, Costanza, Prahova, Buzău, Bacău, Galați, Cluj e Bihor. Il DIICOT sta indagando su sospetti di associazione a delinquere organizzata, uso di documenti doganali, commerciali e di trasporto falsificati, nonché evasione fiscale. L'inchiesta parte da due aziende di esportazione estere che, dal 2022, avrebbero coordinato il contrabbando di gasolio, utilizzando documenti imprecisi riguardanti le quantità importate e le facilitazioni di un terminal petrolifero statale.
Secondo i pubblici ministeri, il meccanismo avrebbe distorto il mercato dei carburanti, favorendo piccole aziende che hanno ottenuto profitti ingiustificatamente elevati e permettendo la vendita di gasolio senza registrazione contabile, attraverso operazioni fittizie destinate a eludere le tasse. In totale, sono coinvolte 11 aziende che avrebbero importato gasolio tra il 2022 e il 2025.
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