I procuratori della Procura della Repubblica presso la Corte Suprema, insieme agli agenti della Direzione per l'Investigazione dei Crimini Economici, hanno effettuato perquisizioni in otto luoghi di Bucarest, inclusi la sede di Tinmar e le abitazioni dei proprietari. Le accuse includono frode con conseguenze particolarmente gravi e riciclaggio di denaro. L'inchiesta si concentra sulle attività svolte tra aprile e agosto 2022, quando il gruppo Tinmar avrebbe effettuato operazioni destinate ad aumentare artificialmente il prezzo medio di acquisto dell'energia, generando profitti significativi e massimizzando i sussidi dal bilancio statale. Si stanno investigando anche i trasferimenti di clienti tra le aziende del gruppo, che hanno portato a una rapida crescita del portafoglio clienti e alla segnalazione di un numero maggiore di punti di consumo. Il danno stimato arrecato al bilancio statale supera i 104 milioni di lei.
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