La Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) ha emesso una decisione importante riguardante i diritti dei giudici, stabilendo che questi non hanno diritto a compensi finanziari per le ore straordinarie svolte. La decisione è stata presa nel contesto di una segnalazione da parte di un giudice di Galați, che richiedeva un pagamento aggiuntivo dai fondi non spesi per le posizioni vacanti. La CGUE ha sottolineato che il principio dell'indipendenza dei giudici non si oppone alle normative nazionali che prevedono l'assegnazione di tempo libero invece di compensi finanziari.
Questa sentenza contraddice le proposte della presidente della Corte Suprema, Lia Savonea, che desiderava compensare i giudici con i risparmi di bilancio. Inoltre, in Romania, le pensioni dei magistrati sono tra le più alte dell'Unione Europea, con una pensione media di 5000 euro al mese, rispetto alla pensione media nazionale di 500 euro. Il governo Bolojan intende ridurre le pensioni al 70% del reddito netto e aumentare l'età pensionabile a 65 anni, ma queste proposte sono contestate dai magistrati. Inoltre, l'accordo proposto da Savonea non include l'obbligo di rispettare le decisioni della CGUE, il che solleva interrogativi sulla conformità del sistema giudiziario romeno con la legislazione europea.