In un progresso promettente per i trattamenti oncologici, gli scienziati della Northwestern University, negli Stati Uniti, hanno riprogettato la struttura molecolare di un comune farmaco chemioterapico, rendendolo molto più solubile, più efficace e meno tossico. Così, utilizzando la nanotecnologia, il team è riuscito a trasformare un farmaco chemioterapico più vecchio in un'arma di precisione contro il cancro.
Il nuovo farmaco è composto da strutture nanoscopiche sferiche, rivestite da uno strato denso di DNA, che contiene la molecola attiva.
Nei test effettuati su topi con leucemia mieloide acuta (LMA), la terapia è entrata nelle cellule tumorali 12,5 volte più efficacemente, le ha distrutte fino a 20.000 volte più rapidamente e ha rallentato la progressione della malattia di 59 volte.
Allo stesso tempo, i tessuti sani sono rimasti completamente indenni.