Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato che il suo paese non farà concessioni territoriali in eventuali negoziati di pace con la Russia, sottolineando che l'Ucraina è aperta al dialogo, ma non accetterà di essere esclusa dal tavolo delle trattative. Zelensky ha espresso riluttanza riguardo a un summit a Budapest a causa del primo ministro ungherese Viktor Orban, che blocca le iniziative legate all'Ucraina. Ha menzionato l'importanza del rispetto del memorandum del 1994, che offriva garanzie di sicurezza all'Ucraina in cambio della rinuncia all'arsenale nucleare.
Il presidente ha sottolineato che, se la guerra si concluderà rapidamente, i fondi congelati della Russia saranno utilizzati per la ricostruzione, mentre in caso contrario, per l'acquisto di armi. Zelensky ha affermato che la pressione sulla Russia deve continuare attraverso sanzioni e l'utilizzo delle attività congelate. Ha anche menzionato che Putin non è interessato a un accordo, ma solo a sottovalutare l'Ucraina. Zelensky ha ribadito che l'Ucraina è pronta a partecipare ai negoziati, indipendentemente dal formato, ma non senza essere inclusa.
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