Bruxelles, 19 novembre 2025 – La Commissione Europea ha presentato l'Agenda dei Consumatori 2030, la strategia che guiderà le politiche dell'UE nel campo della protezione dei consumatori nei prossimi cinque anni. La nuova agenda si propone di rispondere a un contesto economico e tecnologico in rapida evoluzione, caratterizzato da digitalizzazione accelerata, aumento del costo della vita, espansione del commercio elettronico e l'emergere di nuovi rischi per i consumatori. Secondo la Commissione, la protezione dei consumatori diventa un pilastro centrale della competitività europea, poiché le famiglie generano oltre il 51% del PIL dell'UE, e la loro fiducia è essenziale per il funzionamento del Mercato Unico.
La Vicepresidente esecutiva Henna Virkkunen, responsabile per Sovranità Tecnologica, Sicurezza e Democrazia, ha sottolineato l'equilibrio necessario tra protezione e competitività:
"Dobbiamo assicurarci che la legislazione nel campo dei consumatori sia pronta per le nuove sfide. Dobbiamo coprire le lacune online e affrontare le nuove sfide offline. Dobbiamo dare più potere alle persone e assicurarci che tutte le aziende – comprese quelle dei paesi terzi – rispettino le nostre regole e traggano pienamente vantaggio dal potenziale del Mercato Unico."
L'Agenda si struttura in quattro direzioni principali. La prima di esse riguarda il completamento del Mercato Unico per i consumatori attraverso il lancio di un Piano d'Azione per i Consumatori nel Mercato Unico. Questo include la valutazione del Regolamento sulla geoblocking – per determinare se la discriminazione basata sulla nazionalità o residenza sia stata eliminata – e nuove misure per facilitare la mobilità, il confronto delle tariffe e l'accesso transfrontaliero ai servizi finanziari, inclusa la possibilità di aprire conti di risparmio o investimento in altri Stati membri.
La seconda priorità è l'equità digitale e la protezione dei consumatori online. Nel 2026, la Commissione presenterà il Digital Fairness Act, una nuova legge che rafforzerà la protezione contro pratiche manipolative nell'ambiente digitale, come i dark patterns, i meccanismi di design additivo o la personalizzazione che sfrutta le vulnerabilità degli utenti. L'atto includerà protezioni rafforzate per i minori, riducendo la loro esposizione a funzioni dannose nelle applicazioni e piattaforme digitali. Anche in questo pilastro rientrano misure per ridurre gli oneri amministrativi per le aziende, promuovere soluzioni digitali come l'etichettatura elettronica e rafforzare la protezione contro le frodi online.
Il Commissario Michael McGrath, responsabile per Democrazia, Giustizia, Stato di Diritto e Protezione dei Consumatori, ha evidenziato l'importanza della protezione online in un ambiente dominato dal commercio elettronico e dalla tecnologia:
"In un mondo digitale in rapida evoluzione, in cui l'e-commerce continua a crescere, i consumatori – in particolare i minori – meritano protezione, sia che acquistino in negozi fisici o online. I 450 milioni di consumatori europei devono poter avere fiducia nei prodotti che acquistano e nei luoghi da cui li acquistano."
La terza direzione dell'Agenda riguarda il consumo sostenibile. La Commissione supporterà gli Stati membri nell'applicazione della legislazione che combatte il greenwashing, promuove prodotti sostenibili e riparabili e sostiene l'economia circolare – anche facilitando il ritorno di beni inutilizzati, sviluppando mercati di prodotti di seconda mano e incoraggiando le start-up circolari. Queste azioni mirano ad aumentare la durata di vita dei prodotti e ridurre l'impatto ambientale.
La quarta priorità è il rafforzamento dell'applicazione della legislazione nel campo della protezione dei consumatori. L'aumento massiccio del commercio elettronico ha portato a una circolazione accelerata di prodotti non sicuri provenienti principalmente da paesi terzi. Nel 2026, la Commissione proporrà una revisione del Regolamento sulla Cooperazione in materia di Protezione dei Consumatori (CPC), per rafforzare gli strumenti di applicazione, aumentare l'efficacia della collaborazione tra le autorità nazionali e garantire un ambiente competitivo equo per le aziende conformi. Parallelamente, la Commissione valuterà la necessità di centralizzare alcune competenze di indagine, rafforzerà la sorveglianza del mercato attraverso la revisione della legislazione pertinente e continuerà la cooperazione con i paesi terzi per combattere alla radice i prodotti non conformi.
L'attuazione dell'Agenda sarà monitorata annualmente nell'ambito del EU Consumer Summit, e l'orientamento politico sarà garantito attraverso forum ministeriali periodici dedicati alla protezione dei consumatori. L'Agenda dei Consumatori 2030 è il risultato di una consultazione pubblica lanciata a maggio 2025 e completa altre iniziative della Commissione in materia di competitività e mercato unico, come la Strategia del Mercato Unico, la Bussola della Competitività e la futura Tabella di marcia del Mercato Unico.