Bruxelles, 20 novembre 2025 - La Commissione Europea ha presentato il pacchetto "Giustizia Digitale 2030", una strategia volta ad accelerare la trasformazione digitale dei sistemi giudiziari degli Stati membri e a renderli più efficienti, accessibili e resilienti. L'iniziativa mira a modernizzare le procedure giudiziarie attraverso l'uso di strumenti digitali e intelligenza artificiale, creando un quadro comune per l'interoperabilità e sviluppando le competenze digitali dei professionisti della giustizia.
Il pacchetto include due documenti principali: la strategia DigitalJustice@2030 e la Strategia Europea di Formazione Giudiziaria 2025–2030. Insieme, tracciano 14 azioni concrete per supportare gli Stati membri nell'adottare tecnologie moderne, migliorare la cooperazione transfrontaliera e sfruttare il potenziale dell'IA nel settore giudiziario.
Un elemento centrale della strategia è lo sviluppo dello Spazio Europeo di Dati Giuridici, che faciliterà l'accesso online alla legislazione e alla giurisprudenza di tutti gli Stati membri. Attraverso standard come ELI e ECLI, assistiti dall'ufficio delle Pubblicazioni UE, entro il 2030 la legislazione e le sentenze dovrebbero essere accessibili online in formato riutilizzabile, ricercabile e standardizzato. Lo spazio di dati fornirà anche set di dati necessari per l'addestramento degli strumenti di intelligenza artificiale nel campo giuridico.
La strategia include anche la creazione di un "cassetta degli attrezzi IT" (IT Toolbox), attraverso la quale gli Stati membri potranno riutilizzare soluzioni digitali o strumenti di IA già applicati con successo in altri paesi, evitando lo sviluppo separato di 27 sistemi simili. Questo strumento sarà ospitato sul Portale Interoperable Europe, sulla base della Legge sull'Interoperabilità Europea.
Per supportare la cooperazione transfrontaliera, la Commissione analizzerà opzioni per superare i problemi di interoperabilità nelle videoconferenze giudiziarie, un ostacolo significativo nelle procedure transfrontaliere. Lo studio esaminerà i costi e la fattibilità di soluzioni europee entro la fine del 2027. Parallelamente, saranno elaborate requisiti tecnici volontari per le videoconferenze giudiziarie a livello UE.
La Commissione introduce anche un calendario di attuazione: un database europeo con strumenti digitali sarà operativo entro la fine del 2026, gli standard tecnici per le videoconferenze saranno completati nel 2027, e il Punto Europeo di Accesso Elettronico, nucleo della cooperazione transfrontaliera, diventerà operativo nel 2028. I sistemi decentralizzati di comunicazione elettronica per 24 procedure giudiziarie transfrontaliere devono essere completamente funzionanti entro l'inizio del 2031, secondo il Regolamento sulla digitalizzazione della cooperazione giudiziaria, adottato nel 2023.
I documenti della Commissione portano anche esempi dagli Stati membri per illustrare il potenziale dell'IA nel campo giudiziario. In Germania, l'assistente IA OLGA aiuta i giudici ad analizzare grandi volumi di casi simili, riducendo il tempo di elaborazione e facilitando la programmazione delle udienze. OLGA elabora automaticamente le sentenze, estrae parametri rilevanti e raggruppa cause ripetitive, senza interferire con il processo decisionale dei giudici.
La Commissione sottolinea però che l'uso dell'IA deve rispettare la legislazione UE. Secondo il Regolamento sull'intelligenza artificiale, i sistemi IA utilizzati per analisi giuridiche o per l'interpretazione dei fatti e della legge sono considerati sistemi ad alto rischio e devono rispettare requisiti rigorosi. Gli strumenti IA possono supportare l'attività dei tribunali, ad esempio attraverso l'anonimizzazione dei documenti o la trascrizione automatica, ma non possono sostituire la decisione di un giudice.
Dal punto di vista finanziario, la Commissione annuncia che il futuro Quadro Finanziario Pluriennale 2028–2034 metterà a disposizione fondi significativi per la digitalizzazione della giustizia. Il programma "Giustizia" registrerà un aumento sostanziale del budget, e gli Stati membri potranno utilizzare i Piani Nazionali e Regionali di Partenariato per investire in infrastrutture digitali giudiziarie, in linea con gli obiettivi del Decennio Digitale.
Il pacchetto include anche la Strategia Europea di Formazione Giudiziaria 2025–2030, che stabilisce misure per sviluppare le competenze digitali di giudici, pubblici ministeri, avvocati, personale dei tribunali e altri professionisti della giustizia. Questa include formazione sull'uso dei sistemi elettronici di gestione dei fascicoli, strumenti di cooperazione transfrontaliera, comunicazione sicura, norme europee sull'IA e applicazione della legislazione digitale come il Digital Services Act, l'AI Act, l'Interoperable Europe Act o il Data Act.
"La digitalizzazione e l'intelligenza artificiale trasformano le nostre società, incluso il sistema di giustizia. Con il pacchetto Giustizia Digitale 2030 modernizziamo i tribunali europei, contribuiamo alla competitività dell'economia e ci assicuriamo che la tecnologia serva le persone", ha dichiarato Henna Virkkunen, vicepresidente esecutivo per la Sovranità Tecnologica, Sicurezza e Democrazia.
"Questo pacchetto aiuta i professionisti della giustizia a fare il passo nell'era digitale. La giustizia diventa più rapida, più accessibile e più efficiente, e la Strategia di Formazione Giudiziaria preparerà giudici e pubblici ministeri all'uso delle tecnologie digitali e dell'IA", ha dichiarato Michael McGrath, commissario per la Democrazia, Giustizia, Stato di Diritto e Protezione dei Consumatori.
La Commissione sottolinea che il successo della strategia dipenderà dalla cooperazione volontaria e costante degli Stati membri. Un ruolo essenziale lo avranno le reti europee di formazione giudiziaria, le istituzioni nazionali di formazione e le partnership tra le autorità giudiziarie. Il monitoraggio dei progressi sarà effettuato attraverso il Scoreboard europeo della giustizia, che include un capitolo dedicato alla digitalizzazione.