La Commissione Europea ha annunciato che esaminerà un'iniziativa cittadina europea che ha raccolto oltre 1,8 milioni di firme da 11 stati membri, chiedendo il divieto delle pratiche di conversione per le persone LGBTQ+. Le organizzazioni che hanno avviato l'iniziativa chiedono a Bruxelles di proporre un divieto legale obbligatorio, definendo queste pratiche come interventi destinati a cambiare o reprimere l'orientamento sessuale e l'identità di genere. Le pratiche di conversione sono considerate dall'Organizzazione delle Nazioni Unite come tortura e sono vietate in sempre più paesi.
La Commissione Europea ha tempo fino al 18 maggio 2026 per rispondere ufficialmente, e nelle prossime settimane si incontrerà con gli iniziatori per discutere i dettagli dell'iniziativa. Il Parlamento Europeo organizzerà anche un'audizione pubblica su questo tema. L'iniziativa è stata convalidata e diventa così la tredicesima iniziativa esaminata dalla Commissione Europea.
Fonti