Bruxelles, 17 novembre 2025 - Il Consiglio UE ha adottato una nuova legge europea per accelerare la gestione dei reclami transfrontalieri riguardanti la protezione dei dati (GDPR), un pacchetto legislativo che mira a migliorare la cooperazione tra le autorità nazionali di vigilanza. Le misure adottate hanno lo scopo di rendere più efficiente l'applicazione del GDPR in casi transfrontalieri semplificando le procedure amministrative e stabilendo scadenze chiare.
Dall'entrata in vigore del GDPR, i casi transfrontalieri (ad esempio, quando un reclamante risiede in un altro paese rispetto a quello in cui l'azienda interessata ha sede) hanno richiesto una cooperazione complessa tra l'autorità di vigilanza principale e le altre autorità nazionali, il che ha spesso portato a ritardi significativi. La nuova legge introduce diversi elementi chiave per affrontare questi blocchi.
Le nuove misure armonizzeranno le regole di ammissibilità dei reclami, assicurando che vengano valutati sulla base degli stessi criteri, indipendentemente dal luogo dell'UE in cui sono presentati. Inoltre, la legge stabilisce regole comuni chiare per i diritti delle parti coinvolte, chiarendo la partecipazione del reclamante nel procedimento e il diritto dell'azienda indagata di essere ascoltata e di rispondere alle constatazioni preliminari. Per ridurre la burocrazia, le autorità di protezione dei dati potranno utilizzare una procedura di cooperazione semplificata per i casi semplici.
L'elemento più importante è l'introduzione di scadenze chiare: un'indagine non dovrebbe durare più di 15 mesi. Per i casi più complessi, questo termine può essere esteso di ulteriori 12 mesi. In caso di una procedura di cooperazione semplificata, l'indagine dovrebbe essere completata entro 12 mesi.
L'adozione da parte del Consiglio rappresenta l'ultimo passo legislativo. Il regolamento entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'UE e diventerà applicabile 15 mesi dopo la sua entrata in vigore.