mercoledì 15:05
Internazionale
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Il primo ministro giapponese Takaichi Sanae ha affermato che, in caso di utilizzo della forza contro Taiwan, come ad esempio un blocco navale, il Giappone potrebbe riconoscere questo come una 'minaccia all'esistenza' e potrebbe esercitare l'autodifesa collettiva. Questa dichiarazione, fatta nel corso di un'audizione presso la Commissione Bilancio della Camera dei Rappresentanti, è considerata un passo significativo nella politica di sicurezza giapponese. Il concetto di 'stato di minaccia all'esistenza' consente al Giappone di reagire militarmente nel caso in cui un alleato, come gli Stati Uniti, venga attaccato. Takaichi ha sottolineato che non ogni escalation nello Stretto di Taiwan porterà a azioni militari da parte del Giappone, ma solo situazioni gravi, come un blocco navale sotto la legge marziale. Questa posizione riflette un cambiamento storico nell'approccio del Giappone alla sicurezza e alla difesa.