I pubblici ministeri di Istanbul hanno chiesto alla Corte Suprema di Cassazione della Turchia di aprire un processo per la dissoluzione del Partito Repubblicano del Popolo (CHP), accusando il partito di finanziamento tramite fondi illeciti. Questa richiesta arriva a seguito di un ampio atto d'accusa contro l'ex sindaco di Istanbul, Ekrem İmamoğlu, che si trova in detenzione ed è considerato un rivale politico del presidente Erdoğan. Il CHP sta affrontando una intensa campagna legale, che considera motivata politicamente, mentre il governo nega queste accuse.
L'inchiesta ha rivelato presunti illeciti finanziari e manipolazioni elettorali, e i pubblici ministeri sostengono che İmamoğlu e altri funzionari del CHP siano stati coinvolti in attività illegali. L'atto d'accusa dettaglia accuse di corruzione e spionaggio, con possibili pene fino a 2.430 anni per İmamoğlu. Inoltre, l'inchiesta ha scoperto violazioni della protezione dei dati personali, con trasferimenti illegali di informazioni sensibili dei cittadini. Il CHP respinge tutte le accuse, affermando che queste fanno parte di una strategia politica volta a minare l'opposizione. La procura ha chiarito che non richiede la chiusura del CHP, ma informa solo la Corte Suprema delle irregolarità finanziarie.