Bruxelles, 7 novembre 2025 – Ventuno delle più grandi compagnie aeree d'Europa, tra cui Air Baltic, Air France, Lufthansa, Ryanair, SAS, TAP e Wizz Air, si sono impegnate a rivedere e modificare le pratiche relative alle affermazioni ecologiche, in particolare quelle legate alla "neutralizzazione" delle emissioni di CO2. L'annuncio è stato fatto venerdì 7 novembre dalla Commissione Europea e arriva a seguito di un dialogo condotto con la Rete di Cooperazione per la Protezione dei Consumatori (CPC), che ha considerato queste affermazioni come ingannevoli (greenwashing).
Il dialogo, guidato dalle autorità di protezione dei consumatori del Belgio, Paesi Bassi, Norvegia e Spagna, ha portato le compagnie aeree a impegnarsi a non affermare più che le emissioni di CO2 di un volo specifico potrebbero essere "neutralizzate, compensate o ridotte direttamente" attraverso i contributi finanziari dei consumatori a progetti di protezione del clima o per l'uso di combustibili alternativi.
Le compagnie hanno concordato di allineare le pratiche alla legislazione UE riguardante i consumatori, impegnandosi a utilizzare termini come "combustibili sostenibili per l'aviazione" (SAF) solo con adeguate chiarificazioni che li giustifichino e a astenersi dall'utilizzare un linguaggio ecologico vago o affermazioni implicite riguardanti l'ambiente. Inoltre, devono garantire che qualsiasi calcolo delle emissioni di CO2 sia presentato in modo chiaro e trasparente e sia supportato da prove scientifiche.
"Saluto l'impegno assunto dalle compagnie aeree di cambiare le proprie pratiche", ha dichiarato Henna Virkkunen, vicepresidente esecutivo per la Sovranità Tecnologica, sicurezza e democrazia. "I consumatori meritano informazioni chiare e corrette sull'impatto reale dei viaggi aerei e sugli sforzi reali che possono essere fatti per aumentare la sostenibilità," ha aggiunto Michael McGrath, Commissario per la Democrazia, Giustizia e Protezione dei Consumatori.
Questo dialogo è stato avviato dopo che l'Organizzazione Europea dei Consumatori (BEUC) ha emesso un allerta a giugno 2023, denunciando le affermazioni ecologiche ingannevoli di 17 compagnie aeree. Queste pratiche violano la Direttiva UE sulle pratiche commerciali sleali.
Le autorità nazionali di protezione dei consumatori monitoreranno ora l'attuazione tempestiva di questi impegni. La rete CPC ha avvertito che potrebbe intraprendere azioni di enforcement contro le compagnie che non rispettano le promesse e che valuterà le pratiche di altre compagnie aeree che operano nel mercato unico per garantire una concorrenza leale.