4 ore fa
Politica
Credit: Jake Ratz / Alamy / Profimedia
Il presidente Nicușor Dan ha presentato la Nuova Strategia Nazionale di Difesa, che ha suscitato reazioni nell'ambiente politico, inclusa un'analisi dettagliata da parte dell'ex ministro della Difesa, Mihai Fifor. Egli sottolinea che il documento introduce il concetto di "indipendenza solidale", che ridefinisce la sovranità della Romania in un contesto di interdipendenza strategica.
L'ex ministro spiega che, nel contesto attuale, la Romania mantiene la propria autonomia decisionale, ma massimizza anche l'efficienza strategica attraverso impegni multilaterali. La guerra in Ucraina e l'instabilità nella regione del Mar Nero evidenziano i limiti delle azioni unilaterali, e la strategia suggerisce che l'indipendenza è rafforzata dall'appartenenza a strutture di cooperazione. Per quanto riguarda la NATO, "l'indipendenza solidale" è vista come un quadro per la deterrenza e la difesa collettiva, l'Alleanza essendo considerata un moltiplicatore della sovranità della Romania.
L'analisi di Fifor sottolinea, inoltre, l'integrazione dell'autonomia strategica europea in complementarità con gli impegni euroatlantici, evitando interpretazioni che le oppongono. Questa riposizionamento concettuale è considerato legittimo nel contesto geopolitico attuale, caratterizzato da minacce ibride e cibernetiche.
L'ex ministro spiega che, nel contesto attuale, la Romania mantiene la propria autonomia decisionale, ma massimizza anche l'efficienza strategica attraverso impegni multilaterali. La guerra in Ucraina e l'instabilità nella regione del Mar Nero evidenziano i limiti delle azioni unilaterali, e la strategia suggerisce che l'indipendenza è rafforzata dall'appartenenza a strutture di cooperazione. Per quanto riguarda la NATO, "l'indipendenza solidale" è vista come un quadro per la deterrenza e la difesa collettiva, l'Alleanza essendo considerata un moltiplicatore della sovranità della Romania.
L'analisi di Fifor sottolinea, inoltre, l'integrazione dell'autonomia strategica europea in complementarità con gli impegni euroatlantici, evitando interpretazioni che le oppongono. Questa riposizionamento concettuale è considerato legittimo nel contesto geopolitico attuale, caratterizzato da minacce ibride e cibernetiche.