Bruxelles, 23 novembre 2025 – L'Unione Europea e un gruppo di leader europei e partner internazionali hanno dichiarato, in una dichiarazione congiunta adottata a Johannesburg, che qualsiasi piano di pace per l'Ucraina deve sostenere l'integrità territoriale del paese, rispettare il principio della sovranità e non imporre restrizioni sulla capacità di difesa. I leader europei ritengono che le limitazioni proposte all'esercito ucraino vulnerabilizzerebbero lo stato e minerebbero la sicurezza europea nel suo complesso.
In un messaggio separato, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha sottolineato che "le frontiere non possono essere cambiate con la forza" e che un'Ucraina sovrana non può essere costretta da accordi che indebolirebbero la sua difesa. Ha insistito sul fatto che qualsiasi soluzione "credibile e sostenibile" deve fermare le violenze e non creare premesse per un conflitto futuro. Secondo la dichiarazione, gli elementi chiave di una pace duratura includono il rispetto della sovranità dell'Ucraina, il mantenimento della sua capacità di difendersi e il ruolo centrale dell'Unione Europea nell'architettura post-conflitto.
I leader hanno discusso anche del progetto americano di 28 punti riguardante un possibile accordo di pace. Il documento è considerato una base "che necessita di ulteriore lavoro", in particolare per quanto riguarda gli articoli che limitano le forze armate ucraine. Gli stati firmatari hanno comunicato che le misure che influenzano l'UE o la NATO richiederanno l'accordo dei loro membri, riaffermando i principi di sovranità istituzionale. Hanno ribadito che le frontiere non possono essere modificate attraverso l'aggressione militare e che la stabilità europea dipende direttamente dalla capacità dell'Ucraina di garantire la propria difesa.
Von der Leyen ha sottolineato che l'Ucraina ha il diritto di scegliere il proprio destino europeo, e il suo futuro inizia con la ricostruzione, l'integrazione nel Mercato Unico, il collegamento alla base industriale europea di difesa e, infine, l'adesione all'Unione Europea. Ha chiesto che tutte le discussioni sulla pace avvengano "su un'unica pista", in coordinamento con l'Ucraina, gli stati membri e gli Stati Uniti.
Un elemento distintivo del messaggio trasmesso a Johannesburg è rappresentato dal tema dei bambini ucraini rapiti dalla Russia. Von der Leyen ha affermato che decine di migliaia di bambini "rimangono prigionieri in Russia", separati dalle loro famiglie, e il loro ritorno deve diventare una priorità globale. L'UE, il Canada e l'Ucraina co-ospiteranno un Summit della Coalizione Internazionale per il Ritorno dei Bambini, con l'obiettivo di riportare ogni bambino a casa.
Le dichiarazioni dei leader sono state formulate nel margine delle discussioni internazionali a Johannesburg riguardanti l'architettura di sicurezza e le prospettive di un possibile accordo di pace per l'Ucraina. La posizione comune riflette il coordinamento stretto tra l'UE, la NATO e i partner nella valutazione delle proposte presentate fino ad ora, così come l'impegno a evitare soluzioni che potrebbero fragilizzare la sicurezza europea o la sovranità dell'Ucraina. La dichiarazione è stata firmata da leader delle istituzioni europee e di diversi stati partner, tra cui Germania, Francia, Italia, Spagna, Paesi Bassi, Polonia, Irlanda, Finlandia, Norvegia, Canada, Giappone e Regno Unito.
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