Il governo tripartito della Bulgaria, guidato dal partito conservatore GERB, ha deciso di ritirare il progetto di bilancio per il 2026, il primo bilancio preparato in euro, a causa delle crescenti insoddisfazioni da parte dell'opposizione, dei leader d'affari e dei sindacati. Il leader del GERB, Boiko Borisov, ha dichiarato di non essere soddisfatto del bilancio e che continuerà con il bilancio precedente, che ha un deficit del 3%.
Le proteste davanti al parlamento di Sofia sono state intense, con alcune migliaia di manifestanti che hanno chiesto le dimissioni del governo, accusando la corruzione. Ci sono stati scontri minori tra i manifestanti e la polizia, che ha utilizzato gas lacrimogeni. Il progetto di bilancio, approvato in prima lettura, prevedeva aumenti salariali e tasse, ma è stato criticato da imprenditori e sindacati per il suo impatto negativo sull'economia e sul potere d'acquisto.