
Il Consiglio di Stato ha respinto mercoledì un terzo ricorso di Marine Le Pen, leader del partito Rassemblement National (RN), contro l'applicazione immediata della pena di ineligibilità. È stata condannata dal Tribunale Correzionale di Parigi, a marzo, a quattro anni di carcere, di cui due da scontare, e a una multa di 100.000 euro, a seguito dello scandalo delle assunzioni fittizie di assistenti dei europarlamentari del Front National (FN).
La pena di ineligibilità, che dura cinque anni, le impedisce di candidarsi alle elezioni legislative o presidenziali. Sebbene debba essere giudicata in appello tra il 13 gennaio e il 12 febbraio, Le Pen contesta anche la sua cancellazione dalle liste elettorali. A seguito di questa decisione, le è stato revocato il mandato di consigliera dipartimentale, ma mantiene anche la funzione di deputata del Pas-de-Calais.
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