Andrej Babiš, ex-primo ministro della Repubblica Ceca tra il 2017 e il 2021, è tornato al potere guidando una coalizione formata dal suo movimento, ANO, e da due partiti minori: il Partito della Libertà e della Democrazia Diretta e il Partito degli Automobilisti. Nel nuovo governo, ANO detiene otto portafogli, incluso il ruolo di primo ministro, mentre il Partito della Libertà ha quattro portafogli e il Partito degli Automobilisti tre. Il Partito della Libertà propone l'espulsione di circa 400.000 rifugiati ucraini e ha una posizione euroscettica e anti-NATO, mentre il Partito degli Automobilisti si oppone al Green Deal.
Questo nuovo governo segna la fine di una coalizione pro-occidentale che ha sostenuto l'Ucraina, e si prevede che si allinei ai governi di Budapest e Bratislava, che si oppongono al sostegno per l'Ucraina e alle sanzioni contro la Russia. A livello interno, il governo intende ridurre le tariffe per l'elettricità, annullare una riforma delle pensioni e modificare il finanziamento della radio e della televisione pubblica.
Fonti