Cloudflare ha annunciato di aver bloccato 416 miliardi di richieste da robot AI che cercavano di estrarre dati dai siti dei suoi clienti dal 1 luglio. Il co-fondatore e CEO Matthew Prince ha sottolineato che queste misure di protezione cambiano il modo in cui viene accesso il contenuto online e potrebbero modificare l'economia del web. Cloudflare offre strumenti che filtrano automaticamente il traffico proveniente dai robot, risultando nel blocco di oltre 416 miliardi di tentativi di estrazione di dati. Prince ha spiegato che il modello economico tradizionale di internet è disturbato dall'AI generativa, che raccoglie e riutilizza contenuti senza reindirizzare gli utenti verso i publisher, il che porta a perdite di traffico e entrate per i creatori. Prince critica l'approccio di Google, che ha fuso il suo bot di indicizzazione delle ricerche con quello di addestramento AI, costringendo i publisher a scegliere tra bloccare i robot AI e perdere traffico di ricerca. Cloudflare sottolinea l'importanza di separare questi bot per consentire ai siti di controllare l'accesso. Inoltre, Prince ha evidenziato il vantaggio di Google riguardo all'accesso alle pagine web, il che gli conferisce una posizione dominante nelle ricerche e nell'AI.
Ieri 07:26
Scienza IT&C
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