La Transnistria sta affrontando una profonda crisi economica, senza liquidità per pensioni e stipendi, e le esportazioni sono crollate.

La regione separatista della Transnistria si trova in una grave crisi economica, senza soldi per le pensioni e gli stipendi in ritardo. Le relazioni economiche con la Russia si sono deteriorate e l'UE assorbe la maggior parte delle esportazioni. Il regime separatista ha istituito un "regime speciale di crisi economica", spiegando la situazione con le limitate forniture di gas e il calo delle entrate. Tiraspol ha chiesto aiuto finanziario alla Russia, ma senza successo, e l'oligarca locale è intervenuto personalmente per sostenere il bilancio. Chisinau sta progettando di staccarsi dal regime separatista e la situazione in Transnistria è destinata a peggiorare ulteriormente.