20 maggio 09:51
Editoriali e opinioni
L'uomo nero della spirale del silenzio è stato bocciato
Remus Ștefureac

Opinioni
Foto INSCOP
La spirale del silenzio non esisteva. O se c'era, era in realtà una doppia spirale, da entrambi i lati (elettori più timidi di George Simion dalle grandi aree urbane in cui domina Nicușor Dan ed elettori più timidi di Nicușor Dan dalle piccole aree urbane e rurali in cui domina George Simion) che si annullavano a vicenda.
Molto probabilmente, però, la spirale non esisteva. Nessuna spirale, nessun risveglio di coscienza, nessun fenomeno exoterico ha paralizzato il risveglio di una forte maggioranza in una delle più grandi affluenze degli ultimi 30 anni che ha confermato l'appartenenza della Romania al mondo euro-atlantico. Un voto patriottico nel vero senso della parola, libero da mistificazioni, disinformazione e propaganda straniera.
Le stime dell'INSCOP sono state molto vicine ai risultati del voto nel secondo turno del 2025 e nel primo turno del 2025 e nelle parlamentari del 2024 e nel primo turno del 2024, il che conferma che pochissimi intervistati hanno mentito nelle interviste condotte dai sondaggisti.
Credo quindi che i sondaggi presi sul serio riflettano la realtà sociale e siano molto utili non solo al momento delle elezioni, ma soprattutto tra un'elezione e l'altra.
I sondaggi sono un potente strumento per rafforzare la democrazia, in quanto sono il mezzo più economico e potente per portare alla luce le voci dei cittadini tra un'elezione e l'altra e contribuire a plasmare le politiche pubbliche e le decisioni politiche in linea con la volontà del popolo.