30 luglio 16:02
Attualità
Credit: Elena COVALENCO / AFP / Profimedia
Il Presidente moldavo Maia Sandu ha accusato la Russia di pianificare un'interferenza senza precedenti nelle elezioni parlamentari di settembre, sostenendo che Mosca intende destabilizzare il processo elettorale attraverso campagne di disinformazione e finanziamenti occulti. Il Cremlino, attraverso il suo portavoce Dmitry Peskov, ha negato le accuse, affermando che la Russia non interferisce negli affari interni di altri Paesi e che i diritti elettorali dei moldavi all'estero sono limitati. Sandu ha descritto in dettaglio i metodi con cui la Russia avrebbe cercato di influenzare le elezioni, tra cui il finanziamento illegale e la manipolazione delle informazioni.