Bruxelles, 6 novembre 2025 – L'Unione Europea ha registrato nel 2024 una diminuzione del 2,5% delle emissioni di gas a effetto serra, mentre la quota delle fonti rinnovabili nel mix energetico ha raggiunto il 47%, secondo il rapporto annuale della Commissione Europea sullo Stato dell'Unione Energetica e i Progressi nel campo dell'azione climatica. I documenti mostrano che, nonostante le sfide geopolitiche e i prezzi elevati dell'energia, l'Europa continua a mantenere la traiettoria verso gli obiettivi assunti per il 2030.
La Commissione sottolinea che l'Unione è "sulla buona strada" per ridurre le emissioni di almeno il 55% entro il 2030 e per rafforzare la sicurezza energetica, in linea con il Green Deal Europeo. Le importazioni di gas dalla Russia sono scese a meno del 10% del totale delle importazioni, rispetto al 45% prima dell'invasione dell'Ucraina, e gli investimenti in fonti rinnovabili e in infrastrutture energetiche strategiche sono aumentati significativamente.
"Il nostro sistema energetico è diventato più pulito, più efficiente e più resiliente che mai. Ma per raggiungere i nostri obiettivi del 2030, dobbiamo aumentare gli investimenti in reti, stoccaggio e capacità industriale pulita," ha dichiarato Kadri Simson, commissario per l'energia.
Il rapporto mostra che l'energia eolica e solare ha prodotto per la prima volta oltre il 30% dell'elettricità dell'UE, mentre il consumo totale di energia è diminuito del 4% nell'ultimo anno a causa delle misure di efficienza e dei prezzi più elevati che hanno ridotto la domanda. Parallelamente, i ricavi dal sistema di scambio delle emissioni (ETS) hanno superato i 47 miliardi di euro, destinati a investimenti nella transizione verde e a sostegno delle famiglie vulnerabili.
Tuttavia, la Commissione avverte che il ritmo attuale degli investimenti non è ancora sufficiente per garantire la modernizzazione delle reti elettriche e per sostenere l'espansione rapida delle capacità di stoccaggio e produzione di energia pulita. Sono necessari circa 584 miliardi di euro di investimenti aggiuntivi entro il 2030 per raggiungere gli obiettivi di efficienza e decarbonizzazione.
Per quanto riguarda la competitività, il rapporto evidenzia la necessità di attuare rapidamente il Piano Industriale per il Green Deal e la Banca per la Decarbonizzazione dell'Industria, affinché i settori europei ad alta intensità energetica possano rimanere competitivi a livello globale.
"La transizione energetica non è solo un imperativo climatico, ma anche un'opportunità per l'industria europea. Ogni pannello solare, ogni turbina eolica e ogni aggiornamento della rete rafforza la nostra sovranità e la nostra competitività," ha sottolineato Wopke Hoekstra, commissario per l'azione climatica.
La Commissione continuerà a monitorare i progressi degli Stati membri sulla base dei Piani Nazionali Energia-Clima (NECPs) aggiornati, la cui valutazione completa è programmata per l'inizio del 2026.