Il processo, presentato a un tribunale della Florida, sostiene che The New York Times e gli autori degli articoli hanno pubblicato 'dichiarazioni false, diffamatorie e malevole' sull'origine della fortuna di Trump e le sue attività finanziarie. L'azione riguarda anche gli editori di un libro scritto da due dei giornalisti coinvolti. Il documento di 40 pagine afferma che queste dichiarazioni danneggiano gravemente la reputazione professionale di Trump, costruita nel corso dei decenni.
Questa è la seconda denuncia contro The New York Times su gli stessi argomenti, la prima è stata respinta da un giudice federale. La nuova denuncia è stata semplificata, eliminando passaggi politici e concentrandosi sulle accuse di diffamazione. The New York Times ha dichiarato che il processo è 'privo di fondamento' e un tentativo di intimidire la stampa, sottolineando che non si lascerà intimidire. Trump ha intentato cause simili anche contro altre organizzazioni media, accusandole di campagne coordinate contro di lui.