Bruxelles, 28 novembre 2025 - La Grecia e il Belgio entrano in competizione per la guida dell'Eurogruppo, dopo che il ministro greco dell'economia e delle finanze, Kyriakos Pierrakakis (foto), e il vicepremier e ministro belga del bilancio, Vincent Van Peteghem, hanno ufficialmente presentato le loro candidature. L'elezione del nuovo presidente avrà luogo l'11 dicembre e richiederà una maggioranza semplice di almeno undici voti da parte dei venti ministri delle finanze della zona euro, secondo il Consiglio UE. La carica, diventata vacante dopo le dimissioni di Paschal Donohoe, definirà per i prossimi due anni e mezzo la direzione delle politiche fiscali, degli investimenti strategici e della stabilità finanziaria nella zona euro.
In breve Due ministri, dalla Grecia e dal Belgio, candidano per guidare l'Eurogruppo, il forum dove i paesi della zona euro coordinano le politiche economiche e fiscali.
Kyriakos Pierrakakis pone l'accento sugli investimenti, sulla tecnologia e su un Eurogruppo che agisca rapidamente e in modo unitario, mentre Vincent Van Peteghem dà priorità alla disciplina fiscale, alla stabilità finanziaria e al ruolo globale dell'euro.
I ministri della zona euro voteranno l'11 dicembre, e il vincitore influenzerà la direzione economica dell'Europa per i prossimi due anni e mezzo.
Entrambi i candidati descrivono il momento come decisivo per il futuro dell'Unione Economica e Monetaria e sottolineano le pressioni geopolitiche, l'accelerazione delle trasformazioni tecnologiche e l'intensificazione della competizione globale. Nelle loro lettere, Pierrakakis e Van Peteghem parlano della necessità di una coordinazione più coerente delle politiche economiche, della ricostruzione della competitività europea e del rafforzamento del ruolo internazionale dell'euro.
Kyriakos Pierrakakis costruisce la sua candidatura attorno all'idea che l'Europa non ha carenza di risparmio, ma di capacità di orientare queste risorse verso investimenti strategici. Propone la creazione di un'Unione delle economie e degli investimenti che riduca la frammentazione finanziaria e la dipendenza dal capitale non europeo. Nella sua lettera, sottolinea che l'Eurogruppo deve agire con chiarezza, velocità e unità di fronte alle attuali sfide. La sua esperienza nella digitalizzazione dell'amministrazione pubblica greca, inclusa l'implementazione di piattaforme digitali nazionali, sostiene una visione in cui euro digitale, infrastrutture di pagamento, dati e intelligenza artificiale diventano componenti essenziali di un'economia europea più resiliente e competitiva.
Vincent Van Peteghem organizza la sua piattaforma attorno all'idea di credibilità fiscale, competitività e ruolo globale per l'euro. Insiste sull'attuazione coerente delle regole fiscali riformate dell'UE e su una stretta coordinazione tra Eurogruppo e Ecofin, ritenendo che una posizione fiscale coerente sia essenziale per mantenere la fiducia dei mercati e creare spazio per investimenti orientati alla crescita. Come presidente dell'Ecofin durante la presidenza belga nel 2024, Van Peteghem ha coordinato le complesse negoziazioni sulla riforma della governance economica. La sua biografia evidenzia le riforme fiscali in Belgio, il piano pluriennale di consolidamento di bilancio di 32 miliardi di euro e le misure di gestione delle crisi durante la pandemia e la crisi energetica.
Dal punto di vista istituzionale, i due candidati propongono modelli diversi di funzionamento dell'Eurogruppo. Pierrakakis sostiene un Eurogruppo strategico, ben preparato e orientato su temi specifici della zona euro, senza sovrapposizioni con Ecofin e con un'agenda chiaramente definita. Van Peteghem propone continuità e un'agenda disciplinata, con un focus sulla capacità di raggiungere accordi tra gli Stati membri, basandosi sulla sua esperienza nella gestione delle negoziazioni a livello europeo.
Il contesto geopolitico occupa un posto centrale nei discorsi di entrambi i candidati. Pierrakakis vede l'euro digitale e le infrastrutture digitali come strumenti di sovranità economica in un periodo caratterizzato da tensioni globali, competizione tecnologica e necessità di ridurre le dipendenze strategiche. Van Peteghem si concentra sul ruolo internazionale dell'euro e sul rafforzamento dell'autonomia europea nei sistemi di pagamento, esprimendo preoccupazioni relative a cripto-attivi e stablecoins, che considera rilevanti per la stabilità finanziaria della zona euro.
L'Eurogruppo voterà l'11 dicembre. Se nessun candidato ottiene la maggioranza semplice al primo turno, saranno organizzati turni supplementari, durante i quali i candidati possono decidere di ritirarsi. Il mandato del futuro presidente è rinnovabile e dura due anni e mezzo. Fino all'elezione di un nuovo presidente, la carica è esercitata ad interim da Makis Keravnos, ministro delle finanze di Cipro, secondo il Consiglio UE.