Bruxelles ha autorizzato il pacchetto di sostegno finanziario di 42 miliardi di euro per la centrale di Lubiatowo-Kopalino, imponendo al contempo condizioni rigorose per proteggere la concorrenza nel mercato dell'energia.
Bruxelles, 10 dicembre 2025 La Commissione Europea ha approvato, in conformità con le norme UE sugli aiuti di Stato, il piano della Polonia di sostenere la costruzione e l'operazione della sua prima centrale nucleare. Il progetto, considerato un pilastro centrale nella strategia nazionale di decarbonizzazione, avrà una capacità di generazione fino a 3.750 MW ed è programmato per iniziare la produzione nella seconda metà degli anni 2030.
In breve
1. Il progetto da 42 miliardi di euro prevede la costruzione di tre reattori nucleari con una capacità totale di 3.750 MW.
2. Il sostegno di Stato include garanzie per debiti e un contratto per differenza (CfD) valido per 40 anni.
3. Per prevenire distorsioni del mercato, il 70% dell'energia sarà venduto obbligatoriamente sul mercato libero.
Il beneficiario della misura è la compagnia statale Polskie Elektrownie Jądrowe (PEJ), che gestirà la centrale situata a Lubiatowo-Kopalino. I costi totali di capitale sono stimati in circa 42 miliardi di euro. La Polonia sosterrà il progetto attraverso un'iniezione di capitale che copre il 30% dei costi, garanzie statali per il 100% del debito contratto e un meccanismo di stabilizzazione dei ricavi tramite un contratto per differenza (CfD).
A seguito di un'indagine approfondita avviata a dicembre 2024, la Commissione ha richiesto alla Polonia aggiustamenti significativi per garantire che l'aiuto non influisca sulla concorrenza. In risposta, la durata del sostegno tramite prezzo è stata ridotta da 60 a 40 anni. È stato inoltre introdotto un meccanismo di controllo per prevenire sovracompensazioni; qualsiasi profitto che supera il tasso di rendimento del mercato sarà restituito allo Stato.
Per proteggere il mercato interno dell'energia, la Polonia si è impegnata affinché almeno il 70% della produzione annuale della centrale sia venduto sul mercato aperto dell'energia (inclusi i mercati per il giorno successivo e i mercati a termine). La Commissione ha concluso che queste misure riviste allineano il progetto alle norme UE, consentendo alla Polonia di perseguire obiettivi di sicurezza energetica senza svantaggiare ingiustificatamente le energie rinnovabili o altri operatori.