La decisione è stata presa dopo che, poco dopo il lancio dell'aggiornamento di settembre, sono emersi video AI non autorizzati che imitavano la voce e l'aspetto dell'attore Bryan Cranston. L'attore ha espresso la sua gratitudine per gli sforzi di OpenAI nel rafforzare le misure di sicurezza, sottolineando l'importanza di rispettare il diritto di gestire la propria immagine.
OpenAI collaborerà con agenzie dell'industria dell'intrattenimento per bloccare le generazioni non autorizzate. Questa iniziativa arriva anche in seguito alle denunce presentate dagli eredi di Martin Luther King Jr. e da Zelda Williams. Il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha annunciato modifiche alla politica di utilizzo delle immagini e delle voci, offrendo ai titolari dei diritti un maggiore controllo sul contenuto generato. L'azienda sostiene anche la legge federale "NO FAKES Act", che mira a prevenire le repliche digitali non autorizzate delle persone pubbliche.
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