La Fondazione Umanitaria di Gaza (GHF), sostenuta da Stati Uniti e Israele, ha deciso di chiudere le operazioni di aiuto nel territorio palestinese, dopo quasi sei mesi di attività.

GHF ha già sospeso i suoi centri di distribuzione alimentare, invocando il completamento con successo della sua missione di emergenza, durante la quale ha consegnato oltre 187 milioni di pasti. Le critiche nei confronti di GHF sono state numerose, comprese le accuse di aver causato la morte di centinaia di palestinesi durante la distribuzione di cibo, in gran parte a causa dei colpi israeliani.

ONU e altre agenzie hanno rifiutato di collaborare con GHF, ritenendo il suo sistema non etico e insicuro. Hamas ha accolto con favore la chiusura di GHF, chiedendo la sua responsabilizzazione per i danni causati. GHF è stata accusata di violare i principi dell'umanità, operando in zone militarizzate e causando una situazione di fame a Gaza.