Bruxelles, 5 dicembre 2025 - La Commissione Europea ha deciso di applicare una multa di 120 milioni di EUR alla piattaforma X, dopo aver riscontrato diverse violazioni degli obblighi di trasparenza previsti dal Digital Services Act (DSA). Secondo la decisione, X ha utilizzato un design ingannevole del marchio "blue checkmark", non ha messo a disposizione un registro pubblicitario conforme ai requisiti e ha limitato l'accesso dei ricercatori ai dati pubblici della piattaforma.
In breve
Il marchio "blue checkmark" è considerato un design ingannevole che può indurre in errore gli utenti.
Il registro pubblicitario di X non fornisce i dati obbligatori riguardanti il contenuto, la tematica e l'entità pagante.
L'accesso ai dati pubblici per i ricercatori è limitato in violazione degli obblighi del DSA.
La multa di 120 milioni di EUR è la prima decisione di non conformità emessa sulla base del DSA.
X ha tra 60 e 90 giorni lavorativi per presentare misure correttive.
La Commissione precisa che l'uso del marchio "blue checkmark" sulla piattaforma X può indurre in errore gli utenti, poiché lo stato di "verified" può essere ottenuto tramite pagamento, senza la verifica dell'identità reale della persona dietro l'account. Questa pratica contravviene al divieto del DSA riguardante il design ingannevole e aumenta il rischio di frodi per imitazione e manipolazioni.
Per quanto riguarda la trasparenza pubblicitaria, il registro messo a disposizione da X non rispetta i requisiti legali riguardanti l'accessibilità e il contenuto obbligatorio. La Commissione segnala ritardi significativi nell'elaborazione dei dati, così come l'assenza di informazioni essenziali: il contenuto della pubblicità, il tema di essa e l'entità che la finanzia.
La piattaforma ha violato anche l'obbligo di fornire ai ricercatori accesso ai dati pubblici, inclusi quelli che possono essere raccolti tramite scraping. Le procedure interne, considerate dalla Commissione "barriere ingiustificate", limitano la capacità dei ricercatori di analizzare i rischi sistemici nello spazio online.
"Indurre in errore gli utenti tramite i marchi blue checkmark, nascondere informazioni sulle pubblicità ed escludere i ricercatori non hanno posto online nell'UE. (...) Con la prima decisione di non conformità emessa sulla base del DSA, riteniamo responsabile la piattaforma X per il sottosviluppo dei diritti degli utenti e l'evasione della responsabilità", ha dichiarato Henna Virkkunen, vicepresidente esecutivo per la Sovranità Tecnologica, Sicurezza e Democrazia.
X ha 60 giorni lavorativi per comunicare le misure con cui eliminerà le pratiche legate al "blue checkmark" e 90 giorni per un piano d'azione riguardante il registro pubblicitario e l'accesso ai dati pubblici. Successivamente, il Board of Digital Services emetterà un parere, e la Commissione prenderà una decisione finale sui termini di attuazione.