A novembre, il settore manifatturiero americano ha registrato la nona contrazione consecutiva, secondo i dati pubblicati dall'Institute for Supply Management (ISM), con un indice PMI sceso a 48,2, sotto la soglia di 50 che indica espansione.

Gli economisti avevano previsto un ritorno a 49,0, ma la contrazione è stata influenzata dalla diminuzione degli ordini e dai costi più elevati dei materiali, così come dalla pressione delle tariffe all'importazione. Il rapporto Beige Book della Federal Reserve ha segnalato una diminuzione accentuata dei consumi, con le tariffe doganali imposte dall'amministrazione Trump che continuano a influenzare la produzione. Inoltre, l'indice degli ordini nuovi è sceso a 47,4, e il settore ha continuato a ridurre il personale, con un indice di occupazione nell'industria in contrazione per il decimo mese consecutivo. Nonostante queste sfide, alcune regioni hanno riportato miglioramenti modesti, ma l'incertezza riguardo alle tariffe rimane un ostacolo significativo.