Il Consiglio per le Relazioni Americano-Islamiche (CAIR) considera che la sua detenzione sia una rappresaglia per le critiche mosse a Israele e che rappresenti una violazione della libertà di espressione. Un funzionario dell'amministrazione Trump ha confermato che Hamdi sta affrontando l'espulsione, e CAIR ha chiesto il suo rilascio, sottolineando che l'unico "reato" che ha commesso è la critica a un governo straniero. La portavoce del Dipartimento della Sicurezza Interna ha dichiarato che il visto di Hamdi è stato revocato e che si trova in custodia all'ICE. Il caso di Hamdi si unisce ad altri incidenti in cui immigrati sono stati arrestati e deportati per opinioni pro-palestinesi, sollevando interrogativi sulla libertà di espressione negli Stati Uniti.
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