Un cittadino romeno, ex infermiere, è stato giudicato dal Tribunale cantonale del Vallese, Svizzera, per coercizione sessuale, tentato stupro e stupro su diverse donne. La procura ha richiesto una pena aumentata a 13 anni di carcere, tenendo conto che l'uomo era già stato condannato a 8 anni di detenzione e 15 anni di espulsione. I fatti si sono svolti tra il 2015 e il 2023, coinvolgendo comportamenti aggressivi nei confronti di sei donne, tre delle quali hanno sporto denuncia per stupro.
In primo grado, l'imputato è stato trovato colpevole di più reati sessuali e ha ricevuto il divieto a vita di lavorare in professioni con contatto diretto con i pazienti. Durante l'appello, l'uomo ha avuto un atteggiamento provocatorio, rifiutando di riconoscere i fatti e accusando la giustizia di ingiustizia. La procuratrice ha sottolineato la gravità degli atti e la mancanza di pentimento, chiedendo il rigetto dell'appello. Gli avvocati della difesa hanno contestato le prove, ma il tribunale deciderà a breve, e gli indizi suggeriscono una pena più severa di quella inizialmente prevista.