La Corte d'Appello di Parigi ha rifiutato l'estradizione dello zio Paul, condannato in Romania, invocando la violazione dei diritti umani

La Corte d'Appello di Parigi ha deciso martedì di non consegnare le autorità romene il principe Paul di Romania, condannato a 3 anni e 4 mesi di carcere nel caso della Fattoria Băneasa. Questa è la terza volta che la Francia respinge la richiesta di estradizione, motivando che i diritti umani sarebbero violati. Sebbene la decisione non sia definitiva, il Pubblico Ministero presso la Corte d'Appello di Parigi presenterà ricorso. Il principe Paul, discendente del re Carlo II, è stato condannato nel dicembre 2020 per corruzione e complicità in abuso d'ufficio, essendo accusato di aver collaborato con una banda di truffatori per recuperare proprietà. È fuggito dalla Romania prima della pronuncia della condanna ed è stato catturato a Malta nell'aprile 2024, ma anche lì è stata rifiutata la sua estradizione. Il danno arrecato allo stato romeno in questo caso è stimato in almeno 145 milioni di euro.