Chișinău, 7 novembre 2025 — In un messaggio chiaro trasmesso in plenaria al Parlamento della Repubblica di Moldova, la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, ha chiesto l'apertura immediata dei negoziati di adesione all'Unione Europea, sottolineando che "la promessa europea della Moldova non è più un'idea lontana, ma un progetto che prende forma".
"Se questo è un maratona, deve avere un traguardo, non pali di partenza che si spostano", ha detto Metsola, citando la presidente Maia Sandu. "A turno, la Moldova e il suo popolo hanno dimostrato un impegno straordinario. È il turno dell'Europa di rispondere – con la stessa chiarezza, lo stesso coraggio e la stessa fede nel nostro futuro comune. È giunto il momento di aprire i negoziati di adesione."
Il discorso si è tenuto all'inizio della nuova legislatura a Chișinău, in una sessione dedicata al processo di integrazione europea. Metsola ha riaffermato il pieno sostegno del Parlamento Europeo per il percorso europeo della Moldova, sottolineando che "il futuro della Moldova è europeo – e quel futuro inizia ora". Ha evocato anche il simbolismo della data del 7 novembre – 36 anni dopo le manifestazioni del 1989, quando i giovani moldavi sfidarono i carri armati sovietici con candele in mano.
La presidente del PE ha congratulato la Repubblica di Moldova per il "notevole progresso" registrato, confermato nel Pacchetto di Allargamento della Commissione Europea pubblicato tre giorni prima. Metsola ha ricordato che il paese ha completato il processo di screening, ha adottato fogli di percorso per il rafforzamento dello stato di diritto e ha soddisfatto le condizioni per l'apertura dei cluster di negoziazione. "La Moldova è sulla buona strada per aprirli tutti entro la fine dell'anno", ha detto, aggiungendo che il paese ha resistito con fermezza alla disinformazione e alle minacce ibride.
Nello stesso discorso, Metsola ha annunciato l'apertura dell'Ufficio Permanente di Rappresentanza del Parlamento Europeo a Chișinău, un segnale politico di sostegno a lungo termine: "Sono orgogliosa di annunciare ufficialmente l'apertura di una Rappresentanza Permanente del Parlamento Europeo a Chișinău – un chiaro segno del nostro impegno nei confronti dei paesi del Partenariato Orientale e nei confronti del cammino della Moldova verso l'Unione Europea. Con questo ufficio, saremo qui ogni giorno, sul campo, lavorando al vostro fianco e aiutandovi a mantenere il ritmo. Promessa fatta, promessa mantenuta."
Metsola ha ricordato anche il sostegno finanziario e tecnico fornito dall'Unione Europea: 18,9 milioni di euro nell'ambito del meccanismo Reform and Growth Facility e 270 milioni di euro in prefinanziamenti, insieme a misure come la revisione della Zona di Libero Scambio UE–Moldova, l'integrazione del paese nella zona SEPA e l'estensione del programma "Roam like at home".
Questo non è solo una semplice dimostrazione di generosità – è un processo che porta benefici a tutti. L'allargamento è, è stato e rimane il più potente strumento geopolitico dell'Unione Europea. Nella realtà strategica di oggi, un'Unione allargata, basata su criteri chiari e merito, è il miglior investimento in pace, sicurezza e stabilità nel continente europeo.
La presidente del Parlamento europeo ha apprezzato il coraggio della Moldova di ridurre la propria dipendenza energetica dalla Russia – "una scelta per la libertà al posto della paura, per la resilienza al posto della dipendenza, per l'Europa al posto della costrizione". Ha ricordato che il Parlamento Europeo è stata la prima istituzione dell'UE a chiedere l'assegnazione dello status di paese candidato alla Moldova, e ora sarà la prima a sostenere l'apertura dei negoziati.
Alla fine del discorso, Metsola ha riaffermato che l'Europa ha bisogno della Moldova tanto quanto la Moldova ha bisogno dell'Europa, ricordando il costante sostegno dei leader europei – Emmanuel Macron, Donald Tusk e Friedrich Merz – che si sono riuniti a Chișinău in segno di solidarietà. "Le porte dell'Europa sono aperte. Dobbiamo solo assicurarci che possiate passarci attraverso. Il destino vi chiama, e insieme dobbiamo rispondere", ha detto Metsola.