Ionuț Moșteanu, il ministro della Difesa, ha dichiarato di opporsi a un taglio del 10% delle spese per gli stipendi nel sistema nazionale di difesa, sostenendo che il settore dovrebbe essere esentato da queste misure, considerando il contesto di sicurezza regionale. Ha sottolineato che l'intesa nella coalizione era che la difesa non dovesse essere colpita, soprattutto nelle condizioni in cui la Romania affronta sfide esterne. Moșteanu ha affermato che è essenziale aumentare il budget della difesa, dal 2,3% al 5% del PIL entro il 2035, per rispondere alle esigenze di armamento dell'esercito.
Ha inoltre menzionato che i tagli al personale non sono un'opzione praticabile, considerando la necessità di reclutare e motivare i militari. Ha proposto ottimizzazioni in altri settori, ma ha sottolineato che gli investimenti nella difesa sono prioritari. Moșteanu ha concluso esprimendo fiducia che i leader della coalizione comprenderanno le realtà con cui il paese si confronta.
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