
All'uscita dal tribunale, Georgescu ha chiesto le dimissioni del ministro della Difesa, Ionuț Moșteanu, accusandolo di incompetenza nell'organizzazione della mobilitazione dei riservisti, il che ha generato discussioni negative tra i partner internazionali. Georgescu è stato rinviato a giudizio a luglio 2024 per propaganda legionarista e istigazione ad azioni contro l'ordine costituzionale, essendo accusato di aver beneficiato di finanziamenti sospetti nella campagna elettorale. Inoltre, è stato coinvolto in uno scandalo legato al ritrovamento di un arsenale militare associato a mercenari che pianificavano azioni di destabilizzazione in Romania. Il 16 settembre 2025, è stato rinviato a giudizio anche per complicità in tentativo di azioni contro l'ordine costituzionale.
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