La polizia di Varsavia ha arrestato tre uomini ucraini, di 39, 42 e 43 anni, che viaggiavano verso la Lituania. A seguito di un controllo, nella loro auto sono stati scoperti attrezzature di hacking, un rilevatore di dispositivi di spionaggio, schede SIM, hard disk e antenne, tutte con il potenziale di interferire con i sistemi IT. Gli uomini non sono stati in grado di spiegare lo scopo di questi oggetti e, sebbene si siano presentati come specialisti IT, hanno avuto difficoltà a rispondere a domande in inglese. Sono accusati di possesso di dispositivi e programmi per la commissione di reati, inclusa la compromissione di dati informatici essenziali per la difesa nazionale, così come di frode e frode informatica.
Il tribunale ha deciso che devono rimanere in custodia cautelare per tre mesi. Le autorità polacche sono in massima allerta a causa di una presunta campagna di sabotaggio e attacchi informatici da parte della Russia. La Russia respinge queste accuse, considerandole una forma di russofobia.
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