Migliaia di braccianti nordcoreani vengono sfruttati in Russia, lavorando in condizioni disumane per sopperire alla mancanza di manodopera causata dalla guerra in Ucraina.

Secondo un rapporto della BBC, migliaia di nordcoreani vengono mandati in Russia a lavorare come schiavi, soprattutto nell'edilizia, per colmare la carenza di manodopera causata dall'invasione dell'Ucraina. I braccianti in fuga descrivono condizioni di lavoro abominevoli, con giornate di 18 ore e una costante sorveglianza da parte delle autorità nordcoreane. Sono sottoposti a condizioni pericolose, dormono in condizioni insalubri, ricevono pochi giorni di riposo e vengono trattati brutalmente dai supervisori.