
Il primo stato membro dell'Unione Europea che introdurrà ufficialmente una giornata lavorativa di 13 ore nel settore privato è la Grecia, colpendo i lavoratori delle fabbriche, del commercio e del turismo. Il Parlamento voterà questa legislazione controversa il 15 ottobre, nonostante le proteste nazionali e l'opposizione dei sindacati. Il governo di centro-destra, al potere dal 2019, ha trasformato il mercato del lavoro, descrivendolo come flessibile. La nuova legislazione consente ai dipendenti di lavorare fino a 13 ore al giorno, con un massimo di 48 ore a settimana, ma con un bonus del 40% per le ore straordinarie. Sebbene il Ministero del Lavoro affermi che il lavoro straordinario sarà volontario, i sindacati avvertono che i datori di lavoro avranno vantaggi nelle trattative. Questa misura è criticata perché potrebbe legalizzare gli abusi riguardo alle ore straordinarie e potrebbe portare a esaurimento e incidenti sul lavoro. La Grecia affronta un tasso di disoccupazione dell'8,1% e salari tra i più bassi dell'UE, il che costringe molti greci ad avere due posti di lavoro per far fronte al costo della vita.
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