Un tribunale federale americano ha sospeso la mappa elettorale del Texas, considerata discriminatoria nei confronti delle minoranze, e ha disposto l'utilizzo della mappa del 2022 per le elezioni del 2026

Un tribunale federale degli Stati Uniti ha sospeso martedì la nuova mappa elettorale del Texas, che avrebbe permesso ai repubblicani di conquistare cinque seggi aggiuntivi alla Camera dei Rappresentanti. Questa decisione è arrivata dopo un ricorso da parte degli elettori afroamericani e latinoamericani, che hanno denunciato la ridistribuzione elettorale come discriminatoria. Il tribunale ha stabilito che ci sono prove significative che la mappa è stata tracciata su basi razziali. Il governatore repubblicano del Texas, Greg Abbott, ha respinto le accuse e ha annunciato l'intenzione di fare appello alla Corte Suprema. La nuova mappa, adottata ad agosto, è stata criticata per la frammentazione dei distretti con popolazione maggioritaria latino-americana e afroamericana, il che avrebbe diluito il voto democratico. Questa situazione riflette il problema del gerrymandering, dove i confini dei distretti sono aggiustati per favorire un certo partito.