Bruxelles, 23 novembre 2025 – I leader del G20 riuniti a Johannesburg hanno adottato il primo quadro internazionale per la cooperazione nel settore dei minerali critici, hanno sostenuto l'accelerazione della transizione energetica globale e hanno riaffermato i principi della Carta delle Nazioni Unite riguardanti la sovranità degli stati e la protezione dei civili. Il documento finale segna il primo summit del G20 tenutosi nel continente africano e pone l'Africa al centro dell'agenda globale per lo sviluppo, la sicurezza economica e l'energia pulita.
La dichiarazione sottolinea l'importanza regionale e globale dell'Africa, con un focus sugli investimenti in infrastrutture, industrializzazione, agricoltura e tecnologia. A sostegno di questa direzione, i leader hanno adottato il G20 Critical Minerals Framework, uno strumento volontario destinato a garantire catene di approvvigionamento trasparenti, stabili e sostenibili per le risorse minerali essenziali. Il documento prevede la diversificazione delle fonti, investimenti nell'esplorazione, lo sviluppo delle capacità locali, l'aumento del valore aggiunto in loco e una governance responsabile nei paesi produttori. Allo stesso tempo, il G20 afferma che gli stati ricchi di risorse mantengono pienamente il diritto sovrano di valorizzare le proprie risorse a beneficio delle proprie economie.
Nel settore dell'energia e del clima, i leader sostengono l'impegno globale di triplicare la capacità di energia rinnovabile e di accelerare la crescita dell'efficienza energetica entro il 2030, riaffermando allo stesso tempo l'obiettivo dell'Accordo di Parigi di limitare l'aumento della temperatura globale a 1,5°C. La dichiarazione riconosce la necessità di investimenti significativi per raggiungere gli obiettivi climatici e sottolinea il ruolo importante delle tecnologie pulite, delle infrastrutture energetiche moderne e della cooperazione internazionale nel processo di transizione. I leader salutano, inoltre, i risultati della COP30 a Belém e stabiliscono aspettative per la presidenza della COP31 nel 2026.
Il summit evidenzia anche le sfide legate al debito pubblico nei paesi a basso e medio reddito, in particolare in Africa. Il G20 sostiene l'implementazione del quadro comune per la ristrutturazione del debito, le riforme del FMI e della Banca Mondiale e il miglioramento della trasparenza del debito, mentre incoraggia meccanismi di finanziamento che offrano stabilità di bilancio agli stati vulnerabili. Il documento sottolinea l'importanza di ridurre i costi di finanziamento e di ampliare gli investimenti nello sviluppo sostenibile.
All'agenda digitale, i leader riaffermano i principi del G20 riguardanti l'intelligenza artificiale e lanciano l'iniziativa AI for Africa, destinata a costruire un ecosistema tecnologico nel continente attraverso l'accesso a infrastrutture digitali, formazione, dati e partenariati. Allo stesso tempo, viene accolto il quadro dell'UNESCO per l'assistenza nella formulazione di politiche pubbliche nel campo dell'IA. La dichiarazione riaffermano l'importanza della cooperazione internazionale per un quadro responsabile, sicuro ed equo per l'uso delle tecnologie emergenti.
I leader del G20 affrontano anche temi sociali come la lotta contro le disuguaglianze, la riduzione della povertà, l'accesso universale alla protezione sociale, il rafforzamento della sicurezza alimentare e la riduzione dei flussi finanziari illeciti. Il summit riafferma gli impegni riguardanti l'inclusione economica, posti di lavoro dignitosi, la partecipazione equa delle donne e dei giovani nel mercato del lavoro e il rafforzamento dei sistemi sanitari. Il documento include supporto per le iniziative africane in agricoltura, commercio e sviluppo industriale, così come per l'espansione della Zona di Libero Scambio Continentale Africana.
Il summit G20 del 2025 è il primo organizzato nel continente africano. Il documento finale riflette le priorità della presidenza sudafricana: solidarietà globale, ruolo strategico dell'Africa, transizione energetica, sicurezza alimentare, riduzione delle disuguaglianze e adattamento ai rischi climatici. I leader confermano che il G20 rimane il principale forum per la cooperazione economica internazionale e la convenzione annuale dei capi di stato e di governo.