Bruxelles, 19 novembre 2025 – L'Unione Europea ha svolto un esercizio transfrontaliero di grande ampiezza per testare la reazione a un incidente biologico deliberato, in un contesto globale caratterizzato da crescenti minacce ibride. "Operazione Vector", organizzata dal Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC) in collaborazione con Europol, si è svolta l'11 e 12 novembre presso il Statens Serum Institut di Copenaghen e ha riunito oltre 100 esperti nel campo della salute pubblica, dell'applicazione della legge e delle istituzioni europee.
L'esercizio ha coinvolto 62 rappresentanti degli Stati membri UE/SEE, 18 partecipanti dai paesi in fase di allargamento e dal Partenariato Orientale, così come osservatori della Commissione Europea (DG SANTE e DG HOME) e dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. I partecipanti hanno lavorato insieme in uno scenario complesso e realistico, basato sul rilascio intenzionale di un agente patogeno geneticamente modificato, per testare le procedure europee di allerta precoce, le decisioni operative rapide e lo scambio di informazioni tra settori e paesi.
Durante le due giornate, gli esperti hanno simulato la risposta congiunta delle autorità sanitarie e di quelle di applicazione della legge a una minaccia biologica emergente, in un ambiente ad alta pressione. L'esercizio ha perseguito cinque obiettivi principali: testare i piani di preparazione e i meccanismi di allerta, valutare le capacità operative interistituzionali, rafforzare il coordinamento transfrontaliero, migliorare la comunicazione dei rischi al pubblico e identificare le vulnerabilità di bio-sicurezza e le lacune di risposta in scenari deliberati.
L'apertura dell'esercizio è stata segnata da un appello fermo alla cooperazione internazionale. Henrik Ullum, direttore del Statens Serum Institut, ha sottolineato che "nessun paese può affrontare da solo tali minacce", ricordando le lezioni della pandemia di COVID-19. Dalla Commissione Europea, Laura Gillini (DG SANTE) ha evidenziato come l'esercizio si inserisca nel nuovo quadro europeo di sicurezza sanitaria, sottolineando che "gli sforzi intersettoriali e i canali di comunicazione ben stabiliti sono essenziali per la rapida rilevazione e la risposta efficace a tutte le minacce, comprese quelle deliberate". Il rappresentante della DG HOME, Wiktor Wojtas, ha insistito sul ruolo critico della collaborazione tra polizia e salute pubblica nelle indagini relative a incidenti biologici, in linea con il Piano d'Azione dell'UE riguardante CBRN.
L'esercizio ha permesso ai partecipanti di testare come gli strumenti europei di allerta precoce – inclusi i sistemi IHR (OMS) – possano supportare una risposta coordinata tra agenzie, paesi e diversi settori professionali. Lo scenario, progettato per progredire rapidamente dai segnali iniziali alla gestione delle indagini mediche e forensi, ha incoraggiato una comprensione comune dei limiti e della necessità di uno scambio tempestivo di informazioni.
I risultati ottenuti nell'ambito dell'"Operazione Vector" guideranno i futuri programmi di formazione e rafforzamento delle capacità dell'ECDC, inclusi nell'ambito dell'iniziativa "Salute Resiliente nel Partenariato Orientale", che mira a rafforzare i sistemi sanitari in Armenia, Azerbaigian, Georgia, Repubblica di Moldova e Ucraina nel periodo 2025-2027. L'esercizio rappresenta un passo importante nella preparazione collettiva dell'Europa ai rischi biologici, naturali o deliberati, in un contesto di sicurezza sanitaria sempre più complesso.