Un ispettore antifrode di Bucarest, Nistor Constantin, è stato sorpreso in flagranza dai procuratori della DNA mentre riceveva 3.000 lei dall'amministratore di un'azienda, C.A.S., per limitare un controllo fiscale su quella società. L'ispettore ha richiesto i soldi per non continuare le verifiche e applicare solo una multa amministrativa, a seguito della scoperta di diverse irregolarità. I procuratori hanno avviato l'azione penale e hanno imposto il controllo giudiziario per 60 giorni, vietandogli di esercitare la funzione.
Inoltre, il presidente dell'ANAF, Adrian Nica, ha riconosciuto l'esistenza di segnali riguardanti la protezione delle aziende da parte degli ispettori, sottolineando la necessità di un monitoraggio più rigoroso dei dipendenti. Negli ultimi due anni, la DNA ha formulato accuse contro circa 70 persone dell'ANAF e della Dogana.
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