La decisione di Washington ha generato panico tra gli stati dell'UE, che temono possibili perturbazioni nella fornitura di combustibile. La Bulgaria ha adottato una legge che consente al governo di nominare un amministratore speciale per la raffineria di Burgas, con il potere di assumere il controllo operativo o di nazionalizzare l'impianto. La Romania, d'altra parte, sta analizzando le opzioni, considerando un'estensione delle sanzioni per guadagnare tempo, e la nazionalizzazione è vista come un'ultima risorsa.
Il Ministro dell'Energia della Romania ha affermato che il paese è pronto per qualsiasi scenario, mentre gli sforzi per trovare nuovi proprietari per le raffinerie russe sono stati ostacolati dal ritiro del trader svizzero Gunvor. Altri paesi dell'UE, come la Germania e l'Ungheria, stanno cercando deroghe alle sanzioni per proteggere i loro interessi energetici.
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